domenica 24 febbraio 2019


“Una volta eravamo seduti insieme, in silenzio. D’un tratto uno dei due cominciò a ridere. Fu contagioso, non c’era nessun motivo di ridere, ma cominciammo ridacchiando e poco dopo ci stavamo rotolando sulle sedie ululavamo dalle risate – ululavamo letteralmente – con le lacrime che ci rigavano le guance. Sul cavallo dei miei calzoni comparve una macchia umida e questo ci fece ridere ancor più forte: picchiavo il pugno sul tavolo e facevo fatica a respirare; pensai: forse è così che me ne andrò, in un attacco di risa; che cosa c’è di meglio, ridere e piangere, ridere e cantare, ridere per dimenticare che sono solo, che è la fine della vita, che la morte mi sta aspettando fuori della porta”

Nicole Krauss - La storia dell'amore

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