“Una
volta eravamo seduti insieme, in silenzio. D’un tratto uno dei due cominciò a
ridere. Fu contagioso, non c’era nessun motivo di ridere, ma cominciammo
ridacchiando e poco dopo ci stavamo rotolando sulle sedie ululavamo dalle
risate – ululavamo letteralmente – con le lacrime che ci rigavano le guance.
Sul cavallo dei miei calzoni comparve una macchia umida e questo ci fece ridere
ancor più forte: picchiavo il pugno sul tavolo e facevo fatica a respirare;
pensai: forse è così che me ne andrò, in un attacco di risa; che cosa c’è di
meglio, ridere e piangere, ridere e cantare, ridere per dimenticare che sono
solo, che è la fine della vita, che la morte mi sta aspettando fuori della
porta”
Nicole
Krauss - La storia dell'amore
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